Quinoa Tricolore

La quinoa tricolore è un primo piatto caldo o un’insalata tiepida molto stuzzicante da preparare nelle stagioni più calde come primavera ed estate.

La quinoa è classificata merceologicamente a pieno titolo come cereale nonostante non appartenga alla famiglia botanica delle graminacee o poacee.

Si distingue però dagli altri cereali per l’alto contenuto proteico e per la totale assenza di glutine. Infatti come sostiene Margherita Russo nel portale cure-naturali.it “il suo elevato contenuto proteico, rende la quinoa una valida alternativa rispetto agli alimenti proteici di origine animale.” Se siete interessati a scoprire le altre proprietà e gli innumereveoli benefici della quinoa, approfindite la lettura con l’articolo “Quinoa: proprietà, valori nutrizionali, calorie“.

L’abbiamo chiamata Tricolore perchè è un piatto vegetariano a base di zucchine (verde), funghi champignon (bianco) e 1 peperone (rosso). Il sapore delle verdure accostate alla quinoa è davvero molto gradevole, quasi quanto l’effetto cromatico di questo piatto!

La preparazione è davvero molto semplice e potete impriziosirla con un olio aromatico, dei semi tostati oppure con delle salse a base di zucchine o peperoni (come ti spieghiamo nel procedimento della ricetta).

Se siete amanti di insalate di quinoa, provate anche l’insalata primaverile con tonno e fave oppure la mexican quinoa.

Non dimenticate la musica…oggi è il giorno di Paolo Nutini…relax, musichina e buoni odori…in particolare Rewind:

"oh remember at 16 
 oh the crazy drunken night we had" [testo]

Ingredienti per 2 persone

• 160 gr quinoa
• 2 zucchine bio
• 1 peperone rosso bio
• 3 funghi champignon
• sale dell’Himalaya e pepe nero
• olio evo
• tahina
• basilico

Preparazione

Sciacquate abbondantemente la quinoa sotto l’acqua corrente e poi mettetela in un tegame sul fuoco con l’acqua pari al doppio del suo volume, quindi 320 gr. Salate e fate cuocere circa 15-20 minuti dal bollore, fino a quando l’acqua di sarà completamente assorbita.

Nel frattempo lavate e tagliate le zucchine a pezzi piccoli, quindi saltatele con un filo di olio in padella, salandole subito in modo da far fuoriuscire un po’ della loro acqua ed evitare che si attacchino. Fatele cuocere pochi minuti, lasciandole croccanti. Quindi versatele in una ciotola e procedete allo stesso modo con il peperone e poi con i funghi, cuocendo le tre verdure separatamente a fuoco vivace.

Prendete un paio di cucchiai di zucchine, aggiungete un cucchiaio di acqua, un cucchiaino di tahina, uno di olio, qualche foglia di basilico e frullate il tutto con il mixer ad immersione per formare una salsa verde. Aggiustate di sale e pepe.

Prendete quindi un paio di cucchiai di peperoni e frullate anche questi con un cucchiaio di acqua, un cucchiaino di tahina e uno di olio. Aggiustate di sale e pepe anche questa salsa rossa.

Unite le verdure e la quinoa, aggiungendo un filo di olio ed amalgamando gli ingredienti. Servite la quinoa tricolore accompagnata dalle due salse verde e rossa.

Buon appetito!

 

 

 

Alessia #11

Burger vegetariano di ceci

Ho capito che sono una fan sfegatata dei ceci…

Diciamo che il primo ricordo che ho di loro risale a quando ero piccola (ages and ages ago NDR) quando avevo visto nonno Emilio preparare pasta e ceci a casa…e mi ricordo di questi chicconi grossi e beige profumati al rosmarino…ecco io e i ceci ci siamo incontrati così…

Poi non mi è mai capitato di cucinarli, per mille motivi tra tempo e svogliatezza…

Poi un giorno…qui a Londra incontro due amarilli che mi hanno fatto venire la voglia di cimentarmi nella cottura dei ceci…ma è una storia che vi racconterò nella ricetta dell’Hummus sempre a base di ceci…sorry!!!

La parola amarillo perchè? La traduzione letterale dallo spagnolo significa “giallo”: l’autore del libro “El mundo amarillo” Albert Espinosa (anche questa è una storia lunghissima di come conosco questo autore…ve la racconterò nella prossima ricetta spagnola…sorry again!) utilizzava questo aggettivo per descrivere un particolare tipo di persone che si incontrano nella vita di ognuno…

AMARILLO: Dícese de aquella persona que es especial en tu vida.  Los amarillos se encuentran entre los amigos y los amores. No es necesario verlos a menudo o mantener contacto con ellos. La forma de relacionarse con los amarillos es el cariño, la caricia y el abrazo. Consigue privilegios que antes estaban en posesión sólo de la pareja.

In altre parole, le persone speciali della nostra vita…quelle che puoi anche incontrare una sola volta ma lasciano quel “qualcosa” difficile da descrivere…

Ma torniamo a gambe levate (scusate la digressione!) alla ricetta dei burger vegetariani di ceci. Come già detto più volte nel nostro blog, i ceci, anche detti “carne dei poveri”, oltre ad essere stra-versatili, sono ricchi di carboidrati e proteine (100 grammi di ceci contengono quasi 9 grammi di proteine), contribuiscono a regolarizzare l’intestino grazie alla presenza massiccia di fibre e sono gluten-free.

Io ho deciso di renderli da fast-food, più cciovani come noi!

Accendiamo le casse su Daniele Silvestri….Monetine…e il suo testo cliccando qua.

INGREDIENTI

• ceci 150 gr
• 1/4 cipolla gialla
• 1 patata media
• 1 uovo
• prezzemolo (un rametto)
• pangrattato qb
• olio qb
• sale qb

PREPARAZIONE

La primissima cosa da fare come sempre è mettere in ammollo i ceci la sera prima e lessarli il giorno dopo in abbondante acqua fresca e salarla a fine cottura.

In parallelo lessate la patata in acqua salata e lasciatela raffreddare per togliere la pelle!

Fate un trito di cipolla e prezzemolo.

Quando patata e ceci sono pronti facciamo fare un tuffo nel mixer a tutti gli ingredienti aggiungendo uovo, sale e pangrattato…[capitolo pangrattato: dovete essere bravi nel capire la sottile linea rossa tra seccare il burger o averlo troppo appiccicoso…non facciamo il bianco o il nero e ficchiamoci proprio nel mezzo in un bel grigio di Londra!]

Se avete una formina da burger tradizionali aiutatevi con quella per la forma, altrimenti potete farla facilmente con le mani.

A questo punto accendete la piastra e adagiate il vostro burger…a fine cottura dovrà avere una crosticina deliziosa!

Provate a servire il burger di ceci all’interno di una pita con verdure grigliate e una mozzarella fresca.

 

 

Buon appetito!

Alessia#11

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INSALATA TIEPIDA DI FAGIOLI BIANCHI FINOCCHI E RUCOLA

Ed eccomi di nuovo qui a raccontarvi questa volta dei fantastici Fagioli de lì Rotelli …. un fagiolo bianco da sgrano abbastanza grande, molto coltivato negli anni ’50-’60 lungo il corso del Potenza nella zona tra Passo di Treia e i Rotelli di Pollenza (Mc). 

Nonostante la sua grande diffusione che vantava esportazioni a livello nazionale, purtroppo le abitudini alimentari della popolazione sono notevolmente cambiate e questo ha portato ad una inesorabile contrazione delle superfici destinate alla coltivazione di questa leguminosa, come di altre varietà, favorendo la diffusione di coltivazioni di fagiolo per l’industria: principalmente borlotto e cannellino.

Attualmente, la coltivazione di questi fagiolo per l’autoconsumo è ancora molto diffusa, ma sono pochi gli agricoltori che conservano la granella per la semina mantenendo la varietà generica. Per fortuna nella nostra Regione Marche c’è un progetto di recupero del patrimonio genetico di diverse varietà locali di fagioli per cui è stato possibile fare un censimento locale. Bravi i nostri ricercatori!!!! (Dall’orto alla tavola a cura di G.Ferretti e L. Saturni).

Spendo due parole anche sulle proprietà dei fagioli.. anche se ce ne vorrebbero molte di più! Comunque già qualcosa vi ha detto Alessia nella sua ricetta di Purea di Fagioli neri alla messicana quindi se avete tempo vi consiglio di dare una sbirciatina.

Io aggiungo che sono i prodotti vegetali a più alto contenuto proteico circa 20gr/100gr, una quantità analoga a quella della carne ed inoltre sono un’ottima fonte di carboidrati complessi a lento assorbimento. E per finire hanno un basso indice glimecico rispetto ad altri alimenti, quindi niente picchi di insulina e glicemia dopo il pasto.. che dire OTTIMO ALIMENTO!

ok, ok.. basta teoria e accendiamo la musica e ascoltiamo, per rimanere a tema, un gruppo proveniente da Macerata e San Severino gli Aedi. Vi consiglio un live di Idea così per chi non li conoscesse vede un po’ chi sono….per il testo guardate qui ..

INGREDIENTI (per 2 persone)

• 300 gr fagioli de li Rotelli
• cipolla bionda
• 1 finocchio
• un rametto di finocchio forte
• succo di mezzo pompelmo rosa
• rucola
• sale e pepe
• olio extravergine di oliva

PREPARAZIONE

La prima operazione che dobbiamo fare è quella di sgranare i nostri fagioli, poi li sciacquiamo e li lessiamo in acqua fredda non salata per circa 30 minuti.

Intanto puliamo il finocchio, lo laviamo e lo tagliamo a fettine fine.

Mettiamo un goccino di olio in una padella a fiamma vivace e ci buttiamo i nostri finocchi facendoli rosolare un pochino.

Passati 5 minuti aggiungiamo il sale e il finocchio forte.

Nel frattempo spremiamo mezzo pompelmo. Sfumiamo i finocchi con questo succo, che nel giro di poco si asciugherà. A quel punto spegniamo la fiamma e lasciamo riposare.

Scoliamo i fagioli, facciamo un trito con la cipolla e la mettiamo a rosolare in un tegame.

Aggiungiamo i fagioli e condiamo con il sale. Regoliamo la cottura aggiungendo o meno dell’acqua, a seconda della consistenza che più ci piace.

Nel frattempo laviamo la rucola e la condiamo con sale e olio, eventualmente anche con un po’ di aceto balsamico.

A questo punto siamo pronti per preparare il nostro piatto: mettiamo la rucola da una parte, poi aggiungiamo e fagioli e i finocchi cercando di creare una composizione carina, anche l’occhio vuole la sua parte!

Io ho aggiunto una macinata di pepe e un filo di olio a crudo… veramente invitante e gustoso!

 

 

Altre idee per cucinare questi fantastici fagioli?

Buon appetito!

Daniela

 

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Biscotti di quinoa e cocco aromatizzati all’arancia e succo d’acero

Allora…dico proviamo!!! Per la prima volta mi sono cimentata in qualcosa di dolce che non abbia cioccolato o schifezzine varie…la prossima volta prometto qualcosa di dolcioso…promessa!

Se siete alla ricerca di una ricetta di biscotti senza burro, che non lascino segni sulla vostra linea ma che vi stupiscano con il loro sapore, provate i biscotti alla quinoa e cocco. Croccanti e delicati, con l’aroma di succo d’acero e arancia allieteranno le vostre colazioni e ogni spuntino!

Prima di tutto…un tuffo nei mitici anni 90, capelli cotonati e decolorati e casse a palla per “Listen to your heart” di Roxette. Gia vi immagino davanti allo specchio con spazzola tonda in mano e playback di questa canzone…ahahha…ok solo io potrei farlo!!!

INGREDIENTI

• 110 gr di farina
• 40 gr farina di cocco
• 70 gr di quinoa
• 50 ml di olio
• 1 arancia
• tre cucchiai di sciroppo d’acero
• 30 gr di zucchero di canna
• una manciata di mandorle

 

PREPERAZIONE

Cominciamo a sbollentare la quinoa in abbondante acqua calda per circa 20 minuti fino a che inizia a sfarinarsi.

Nel frattempo possiamo iniziare a mescolare in una terrina le due farine insieme allo zucchero di canna.

Una volta che la quinoa è pronta la lasciamo raffreddare e successivamente la aggiungiamo al mix di farine e zucchero.

Mescoliamo l’impasto così creato e continuiamo aggiungendo mano a mano gli ingredienti restanti: l’olio, la buccia grattugiata dell’arancia (io non l’ho messa tutta perchè non volevo appesantire troppo l’aroma dell’impasto, diciamo 1/4) e lo sciroppo d’acero.

Impastate fino a quando avrete un composto omogeno: mettetelo in frigo e lasciatelo riposare per circa 30 minuti.

Foderate una teglia con la carta antiaderente e date la forma che volete ai vostri biscotti…non c’è una regola…sentitevi liberi ma non scordatevi mentre vi sentite liberi con le mani al cielo di infornare per circa 30 minuti a 180 gradi.

 

 

Buon appetito!

Alessia#11

 

Farro con Porri, Funghi Champignon e Philadelphia

Oggi è proprio una giornata un po’ così…di quelle dove arrivano le notizie e ti senti il sangue ribollire e non puoi fare niente di meglio che accettare…buttare giù il groppone e riprendere il via…

In tutto questo processo c’avrò impiegato diciamo una mezzoretta…poi ho deciso di cucinarci su e di non pensarci più…perchè credo fortemente che se credi intensamente in qualcosa, questo qualcosa prima o poi accade…(liberamente ispirato da L’Alchimista di Paulo Coelho).

“Quando desideri una cosa, tutto l’Universo trama affinché tu possa realizzarla.”

Anyway…la ricetta di oggi è una ricetta tipica autunnale a base di farro in versione primo piatto da preparare in meno di venti minuti accompagnato da funghi champignon (che per chi non mi conoscesse sono entrati a far parte dei miei cibi favoriti nella seconda metà del 2006), porri e Philadelphia.

Oltre ad essere considerato la più antica tipologia di frumento coltivato, rappresenta un’interessante variante all’interno dei cereali grazie al suo maggior contenuto proteico rispetto ad altre tipologie di frumento. Inoltre è ricco di vitamine e di sali minerali, ma povero di grassi.

Condirei il tutto con Forever delle Haim…perchè ritmo e testo mi danno voglia di andare avanti, oltre ogni difficoltà…

Ready? Steady? Go…

INGREDIENTI

• Farro 100gr
• Funghi Champignon 200 gr
• Philadelphia Lightest un cucchiaio
• 5 foglie di basilico fresco
• 1 tazza di latte
• 1/4 di porro
• sale qb
• olio 2 cucchiai

PREPARAZIONE

La prima cosa in assoluto che dovete fare è mettere a bollire l’acqua dove lesserete il farro per 10 minuti ( o a seconda della prescrizione nella busta di acquisto).

In parallelo iniziato a tagliare a rondelle sottili il porro e i funghi e uniteli in una padella antiaderente con l’olio lasciandoli andare per 5 minuti.

Quando saranno coloriti aggiungete il basilico ridotto a pezzetti e la Philadelphia: una volta che questa si sia ben amalgamata con il resto, aggiungete il bicchiere di latte e lasciate ancora andare fino a cottura del farro.

A questo punto incorporatelo nella crema e lasciate che prenda tutto il sapore del bosco!

Non vi resta che impiattarlo (a Londra non ho piatti cupi ma solo ciotoline da zuppa…grrr) e assaporarlo bello caldo…

Se l’autunno vi sembra troppo grigio non pensateci sopra…è come la vita a volte…in alcuni momenti è grigia ma il tutto serve per assaporare meglio quando diventa verde…

 

Buon appetito!

Alessia#11

Purea di fagioli neri alla messicana – Frijoles Refritos

Torniamo alle influenze centro-americane…l’anno scorso sono andata in vacanza a Cuba e per la prima volta ho assaggiato questi fagioli neri sia interi che in purea…(addirittura me li hanno dati come pasto all’ospedale, ma anche questa è un’altra storia).

In ogni caso arrivando a Londra ed entrando in contatto con la cultura messicana (la solita storia raccontata in Guacamole mi hanno riproposto la ricetta della purea di fagioli neri o anche detti “Frijoles Refritos”.

E anche se la ricetta messicana….a me ricorda “Hemingway” dei Negrita dove il testo rimanda alla permanenza di Hemingway nella Isla Grande dove tutto non è come sembra.

O il vento di terra quando si avvicina a Cuba nell’oscurità: l’odore dei fiori di cactus, di mimosa e delle viti marine? (Ernest Hemingway)

E siccome questi fagioli neri li ho provati per la prima volta a Cuba e siccome la prima volta non si scorda mai, non me ne vogliano i messicani…ma el sabor de cuba ha vinto!

Avete bisogno di vitamine A, B, C, ed E? Perfetto! I fagioli le contengono tutte, insieme a sali minerali e oligominerali, come potassio, ferro, calcio, zinco e fosforo. Sono anche ricchi di lecitina, un fosfolipide che favorisce l’emulsione dei grassi che aiuta a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue.

Come afferma cure-naturali.it “tutti i tipi di fagioli contengono molta fibra, ma alcune varietà ne hanno in particolare abbondanza: i fagioli neri, per esempio, contengono 6 grammi di fibra ogni porzione di mezza tazza” .

Per cui bando alle ciance…ai fornelli!

INGREDIENTI

• Fagioli neri secchi 200 gr
• 1 cipolla media
• 1 ciuffetto di prezzemolo (del mio balcone!)
• sale qb
• burro 50gr (al posto del burro…si può usare olio extravergine per il soffritto…più sano!)
• frullatore ad immersione

PREPARAZIONE

Prima di tutto non scordatevi che i fagioli secchi devono essere tenuti in ammollo in acqua fredda dalle 8 alle 12 ore. Io per non sbagliare li ho tenuti più di 24 ore…meglio tardi che mai.

8-12-24 ore dopo -> Andate a scolare i fagioli sotto l’acqua e noterete che faranno una bellissima acquetta nera!

A questo punto siete pronti per farvi due lacrimucce e tagliare la cipolla a pezzetti grossolani: incorporateli al burro in un tegame a sciogliersi. 

Quando la cipolla inizia a dorarsi, è l’ora di aggiungere i fagioli e il ciuffetto di prezzemolo (precedentemente sciacquato sotto acqua corrente). Nella loro ricetta era previsto coriandolo, ma io sono proprio insofferente a questa pianta…per cui ho deviato verso il prezzemolo…come sempre a gusto personale!

(foto con acqua e prezzemolo) Coprite con dell’acqua calda il tutto e lasciate andare per circa un’oretta fino a quando i fagioli non inizieranno ad ammorbidirsi con la forchetta e aggiungete sale quanto basta. Ricordo in ogni caso di non esagerare con il sale per non alterare i gusti delle ricette…e per stare in forma!

Ultimo step…il frullatore ad immersione per la creazione della purea.

Questa salsa, purea o vellutata (come volete chiamarla) è molto buona per essere accompagnata con pollo alla piastra, fritto o semplicemente bollito. Oppure dentro tacos, burritos o insieme alle verdure per la creazione di un piatto unico molto nutriente.

 

PS: lo sapevate che nel mondo si stimano più di 500 varietà di fagioli? Pensate a quante ricette posso ancora raccontarvi?

Nel frattempo…buon appetito!

Alessia#11